L'Europa carolingia

LE TRIBÙ DEI FRANCHI

I Franchi erano un insieme di tribù di origine germanica, che nel IV secolo si erano stabilite nel Nord della Gallia per difendere i confini dell’Impero romano. Verso la fine del V secolo Clodoveo riunì tutte le tribù e divenne re dei Franchi, dando inizio alla dinastia dei Merovingi.
Nel 496 il re si convertì al cattolicesimo, ponendo così le basi della futura alleanza tra il Regno dei Franchi e la Chiesa di Roma. La società dei Franchi era caratterizzata da rapporti di vassallaggio, secondo i quali un individuo libero diventava vassallo di un signore, giurandogli fedeltà e. ricevendo in cambio delle terre, i benefici, che però rimanevano di proprietà del signore. Alla morte di Clodoveo, il Regno dei Franchi venne diviso fra i suoi figli. Tra i diversi Regni nati, i principali erano quello di Austrasia e quello di Neustria. Nel governo dei rispettivi Regni, i re merovingi erano affiancati da un maggiordomo, una sorta di ministro che col passare del tempo divenne molto potente.
Nel 688 Pipino di Héristal, maggiordomo di Austrasia, riuscì a imporsi sugli altri maestri di palazzo: da quel momento il popolo dei Franchi, sebbene diviso in diversi Regni, venne governato da un solo maggiordomo. Dopo Pipino di Héristal salì al potere il figlio Carlo Martello, che nel 732 riuscì a fermare l’avanzata degli Arabi dalla Penisola Iberica nella battaglia di Poitiers.
Nel 751 Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello, depose l’ultimo re dei Merovingi e si fece proclamare re dei Franchi: con lui ebbe inizio la dinastia dei Carolingi. Quando i Longobardi iniziarono a espandersi in Italia, il papa chiese aiuto ai Franchi: Pipino scese in Italia due volte, sconfisse i Longobardi e consegnò al papa i loro territori. La Chiesa si ritrovò così ad avere il dominio di vasti territori: iniziava a prendere forma lo Stato della Chiesa.

CARLO, UNICO RE DEI FRANCHI

Dopo la morte di Pipino il Breve, il Regno venne diviso tra i suoi due figli, Carlo e Carlomanno. Quest’ultimo morì nel 771 e il fratello Carlo, che verrà chiamato Magno per le sue grandi imprese, riunificò il Regno e divenne l’unico re dei Franchi. A capo di un potente esercito, munito di una cavalleria ben addestrata, Carlo diede inizio all’espansione del Regno dei Franchi. A est sconfisse i Sassoni, i Bavari e gli Àvari; a ovest respinse gli Arabi conquistando i territori spagnoli oltre i Pirenei fino al fiume Ebro; in Italia sconfisse definitivamente i Longobardi, proclamandosi loro re.

L’IMPERO DI CARLO MAGNO

Il giorno di Natale dell’800, a Roma nella Basilica di San Pietro, Carlo Magno venne incoronato imperatore dei Romani da papa Leone III. Nasceva così il Sacro Romano Impero. Il centro del potere dell’Impero era il palatium, inteso come residenza dell’imperatore e l’insieme dei suoi funzionari. Sebbene la corte del re fosse itinerante, dal 794 Carlo Magno decise di risiedere sempre più spesso ad Aquisgrana. Carlo Magno emanò leggi che valevano per tutti gli abitanti dell’Impero, i capitolari. I territori dell’Impero vennero divisi in marche e contee, affidate rispettivamente a marchesi e conti, il cui operato era controllato dai missi dominici, un laico e un ecclesiastico al servizio dell’imperatore. Carlo Magno impose un giuramento di fedeltà a tutti i sudditi maschi.

CULTURA ED ECONOMIA

Carlo Magno riunì alla sua corte i più importanti studiosi del tempo, che fondarono la scuola palatina, dando vita alla cosiddetta rinascita carolingia. Carlo Magno impose lo studio del latino, aprì ai laici le scuole religiose e istituì nuovi scriptoria e biblioteche. Inoltre si diffuse in tutto l’Impero un nuovo tipo di grafia, la minuscola carolina.
In questo periodo si verificò un lieve aumento dei commerci. Carlo Magno decise di coniare un’unica moneta, il denaro d’argento, valida in tutti i territori dell’Impero, la quale rese gli scambi commerciali più semplici e sicuri.

©  S. LATTES & C. EDITORI S.p.A.

Web engineering and design by Sernicola Labs