Gli Imperi del Vicino Oriente

LEZIONE 1 › A partire dal III millennio a.C. il bacino mediterraneo e l’intera Europa furono interessati da vasti flussi migratori, da parte di popolazioni provenienti dall’Asia, definite da alcuni studiosi Indoeuropei.
Questi popoli si mescolarono con quelli già presenti, dando origine a diverse civiltà. Intanto, dopo la morte di Hammurabi, l’Impero babilonese si indebolì e si avviò verso un lento e inarrestabile declino.

LEZIONE 2 › Nel 1550 a.C. la Mesopotamia venne conquistata dagli Hittiti.
Questo popolo viveva di un’agricoltura semplice, basata sullo sfruttamento intensivo del suolo, che tendeva tuttavia a impoverirsi, e pertanto era caratterizzato da un seminomadismo perenne. Per questo l’economia hittita era integrata con l’allevamento del bestiame e in particolare dei cavalli, che furono addomesticati per la prima volta. Con gli Hittiti fu costituita la cavalleria e furono costruiti i carri da guerra. I carri potevano essere manovrati facilmente grazie all’uso di ruote a raggi, più leggere rispetto alle ruote piene utilizzate dagli altri popoli. Nel 1278 a.C. l’esercito hittita si scontrò a Qadesh con gli Egizi guidati da Ramses II.

LEZIONE 3 › Il crollo dell’Impero hittita segnò l’avvento nell’area mesopotamica, alla fine del III millennio a.C., di un altro popolo: gli Assiri. Essi avevano un esercito ben organizzato e utilizzavano, come gli Hittiti, armi di ferro.
Le rivolte erano soffocate attraverso una politica di terrore.

LEZIONE 4 › Dopo la fine dell’Impero assiro nacque in Mesopotamia un secondo Impero babilonese, detto neobabilonese, che raggiunse il momento di massimo splendore sotto la guida di Nabucodonosor II. Egli conquistò la Palestina, deportando a Babilonia l’aristocrazia ebraica. I Babilonesi furono sconfitti dai Persiani, che nel 539 a.C. conquistarono Babilonia.

LEZIONE 5 › I Persiani si erano stabiliti nell’area dell’attuale Iran. Tre re, Ciro II il Grande, Cambise e Dario I, ampliarono enormemente i confini del Regno fino a creare un Impero che andava dall’Egitto alla valle dell’Indo.
Dario I organizzò il territorio dividendolo in 20 province, le satrapie, guidate ognuna da un satrapo, il cui operato era controllato dagli ispettori reali, che riferivano direttamente al re.
L’Impero persiano si contraddistinse per avere un atteggiamento aperto e tollerante nei confronti dei popoli sottomessi, allo stesso tempo il re aveva un potere assoluto ed essendo un rappresentante di dio in Terra, gli era dovuta una totale obbedienza.

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