I popoli della Mesopotamia

LEZIONE 1 › La Mesopotamia, terra tra due fiumi, il Tigri e l’Eufrate, grazie alla canalizzazione e al drenaggio delle acque si dimostrò favorevole allo sviluppo dell’agricoltura.
Qui, alla fine del IV millennio a.C., iniziò a svilupparsi una civiltà urbana, quella dei Sumeri, articolata in città-stato indipendenti, rette da un sovrano. Il tempio principale delle città sumere era la ziqqurat: una grande struttura a gradoni, in cui vivevano il re e i sacerdoti, si svolgevano i riti religiosi e venivano conservati tutti i prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato. I Sumeri inventarono un particolare tipo di scrittura, detta cuneiforme, di cui si servivano sia per registrare i prodotti conservati nei magazzini, sia per comporre testi letterali, come la Saga di Gilgamesh. I sacerdoti sumeri, inoltre, realizzarono i primi calendari lunari, iniziando a misurare il tempo con sistemi numerici a base sessagesimale.

LEZIONE 2 › Alle città-stato sumere successero in Mesopotamia gli Accadi, il cui re, Sargon, nel 2330 a.C., fondò il primo vasto Regno della storia, poi distrutto dai Gutei nel 2150 a.C.
Durante il dominio degli Accadi il ruolo dei sacerdoti nelle questioni politiche ed economiche venne fortemente limitato e tutto il potere venne concentrato nelle mani del sovrano.
Gli Accadi riuscirono in breve tempo a conquistare numerosi territori.
In particolare Naram-sin, nipote di Sargon e suo successore, portò il Regno alla sua massima espansione. La mancanza di un solido apparato di governo fu la principale causa della caduta del Regno accadico, che nel 2150 a.C. venne conquistato dai Gutei.

LEZIONE 3 › Nel 1792 a.C. nacque il primo Impero babilonese.
La società babilonese era dominata dalla figura del sovrano, che stabiliva le leggi (potere legislativo), le faceva applicare (potere esecutivo) e puniva chi le violava (potere giudiziario). Hammurabi, re di Babilonia, emanò il primo codice di leggi scritte giunto fino a noi.
La società babilonese era divisa in tre classi sociali: al vertice c’erano i liberi, ovvero i governanti, i funzionari e i proprietari terrieri, seguiti dai semiliberi, e infine gli schiavi.

©  S. LATTES & C. EDITORI S.p.A.

Web engineering and design by Sernicola Labs