LEZIONE 1 › Nell’arco del IV secolo a.C. Roma conobbe una fase di espansione in Italia centrale in seguito alla sconfitta di Veio e alla sottomissione delle città che avevano formato la lega latina. La vittoria contro i Sanniti, una popolazione appenninica, garantì a Roma il controllo di gran parte dell’Italia centrale.
LEZIONE 2 › Il nuovo avversario dei Romani furono le fiorenti colonie greche dell’Italia meridionale. Consapevoli della loro inferiorità, le città greche (Taranto in particolare) chiamarono in loro soccorso Pirro, re dell’Epiro, che sbarcò in Italia con un folto esercito dotato di elefanti. Tuttavia, dopo gli iniziali successi, Pirro venne sconfitto ripetutamente dai Romani, che estesero così la loro influenza in Italia meridionale.
LEZIONE 3 › Con la conquista dell’Italia meridionale, Roma divenne una delle più importanti potenze del Mediterraneo, in diretta concorrenza con Cartagine, che dominava il Mediterraneo occidentale. Lo scontro tra le due potenze fu presto inevitabile.
LEZIONE 4 › La Prima guerra punica, scoppiata per ottenere il controllo su Messina, fu alla fine vinta dai Romani. Nel corso del III secolo a.C. intrapresero anche l’occupazione della Pianura Padana a spese dei Galli Boi e dei Galli Insubri e consolidarono la loro presenza sull’Adriatico.
LEZIONE 5 › Cartagine, ripresasi dalla sconfitta, riaprì le ostilità con Roma (Seconda guerra punica). Malgrado le numerose vittorie che il generale cartaginese Annibale riportò sui Romani, furono infine questi ultimi a prevalere: a Zama (Tunisia), nel 202 a.C. Scipione, poi detto l’Africano, batté i Cartaginesi costringendoli alla resa. Nel 146 a.C. Scipione Emiliano assediò e rase al suolo Cartagine.
LEZIONE 6 › Nel II secolo a.C. Roma si rivolse a oriente, conquistando la Macedonia e la Grecia. Queste guerre sancirono la definitiva svolta imperialistica di Roma, consistente nell’adozione della guerra come unico metodo per risolvere i conflitti. Dal II secolo a.C. il bacino del Mediterraneo si trasformò in un mondo politicamente e culturalmente omogeneo.
LEZIONE 7 › I Romani cercarono di garantire stabilità ed equilibrio alle terre assoggettate, realizzando un imponente e diversificato assetto amministrativo.
Le città conquistate in Italia furono ripartite in città latine, che godevano di autonomia amministrativa e diritti civili e politici, e municipi, obbligati a versare un tributo a Roma. Alle città della Magna Grecia, che avevano riconosciuto l’autorità romana, fu concessa la condizione di alleate. I numerosi territori via via sottomessi a Roma, anche fuori della Penisola Italica, vennero organizzati in province con a capo un governatore (ex console o ex pretore).