LEZIONE 1 › Come in Mesopotamia anche nelle due aree geografiche dell’India e della Cina si svilupparono civiltà lungo il corso di grandi fiumi: l’Indo, il Gange (India), il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro (Cina). Nella valle dell’Indo nacque la civiltà harappana, molto evoluta. Le città più importanti erano Harappa, Mohenjo-Daro e Lothal, che presentavano lo stesso impianto urbanistico a pianta rettangolare. Erano suddivise in città bassa, dove si trovava l’abitato, e città alta fortificata, su cui sorgevano gli edifici pubblici. Era presente anche un sistema di distribuzione dell’acqua, e i quartieri erano differenziati per gruppo sociale.
Nel II millennio a.C gli Arii, un popolo indoeuropeo proveniente dalle steppe russe, si insediarono nella valle dell’Indo e nei territori vicini al fiume Gange.
Gli Arii organizzarono la società secondo una rigida divisione in caste.
Inoltre essi diffusero il sanscrito, la lingua colta dei sacerdoti, e l’Induismo, la religione ancora oggi maggiormente praticata in India.
Dopo il breve dominio di Alessandro Magno, salì al potere la dinastia Maurya, che raggiunse il momento di massimo splendore sotto il Regno di Ashoka.
I re Maurya diffusero il Buddismo, una filosofia tollerante e non violenta.
LEZIONE 2 › In Cina i sovrani della dinastia Shang riunirono in un’unica entità statale le comunità di agricoltori che abitavano lungo il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro. La Cina raggiunse importanti risultati soprattutto nell’agricoltura, grazie a un sistema di canali, che assicurava il giusto rifornimento idrico alle colture.
La dinastia Shang introdusse la scrittura ideografica, composta da oltre 2.000 segni, a ognuno dei quali corrispondeva una parola.
Alla dinastia Shang successe la dinastia Zhou. L’organizzazione politica di distribuzione delle terre determinò un periodo di grande instabilità politica e di guerre interne, conosciuto come età dei regni combattenti. In quest’epoca si diffusero il Confucianesimo e il Taoismo: il primo, elaborato dal pensatore Confucio, è una filosofia basata sull’obbedienza e il rispetto dell’autorità; il secondo, invece, è una dottrina volta alla ricerca di una via spirituale per raggiungere l’equilibrio interiore e la serenità.
Questo periodo terminò con l’avvento della dinastia Qin. Il re Ying Zheng, infatti, unificò la Cina dando vita al primo Impero, rigidamente centralizzato.
A difesa dei confini fu costruita la Grande Muraglia, lunga oltre 5.000 km.
Dopo la morte del fondatore, la dinastia Qin si estinse rapidamente e fu sostituita da quella Han. Essi favorirono gli scambi con l’Occidente, attraverso una rete di rotte commerciali come la Via della seta.