Lo scontro fra Impero e Comuni

FEDERICO BARBAROSSA DIVENTA IMPERATORE

In Germania, nel 1152, viene eletto imperatore Federico I di Svevia, detto il “Barbarossa”. Egli pretende di sottomettere i Comuni, che vogliono invece essere indipendenti dall’Impero. Federico I riunisce a Roncaglia (Piacenza) i loro rappresentanti a cui detta le sue condizioni. I Comuni le rifiutano, si incontrano a Pontida (Bergamo) nel 1167, dove formano la Lega Lombarda e si preparano a combattere.

LA BATTAGLIA DI LEGNANO

La guerra fra i Comuni della Lega e Federico I dura molti anni con alterne vicende, ma nel 1176, a Legnano, la Lega lombarda sconfigge definitivamente l’imperatore. Nel 1183, con la Pace di Costanza, Federico concede ai Comuni le libertà per le quali hanno combattuto, in cambio questi riconoscono formalmente l’autorità dell’imperatore. Il Barbarossa si riavvicina anche al papa, Alessandro III, riconoscendo alla Chiesa l’indipendenza dal potere imperiale.

LA TEOCRAZIA DI PAPA INNOCENZO III

Dal 1198 al 1216 diventa papa Innocenzo III, che sostiene di nuovo la superiorità del potere della Chiesa su tutti gli altri poteri della Terra; egli vuole che diventi imperatore Federico II di Svevia, nipote del Barbarossa, che diviene re di Sicilia nel 1198.

FEDERICO, “STUPORE DEL MONDO”

Federico viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero nel 1220. Sovrano colto e illuminato, si disinteressa della Germania, perché preferisce il Regno di Sicilia , dove crea uno Stato forte e moderno e incoraggia moltissimo la cultura. Con le Costituzioni Melfitane del 1231, concentra nelle sue mani ogni potere e organizza un esercito che dipende direttamente da lui.

LA FINE DI UN’EPOCA

Nel 1250 Federico II muore; dopo di lui sale sul trono il figlio Manfredi, che vuole continuare l’azione paterna. Ma il papa chiede a Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia, di fermare il progetto di Manfredi. Carlo, nel 1266, combatte contro gli Svevi e li sconfigge nella battaglia di Benevento, quindi diventa sovrano di Napoli e della Sicilia. Nel 1268 l’ultimo degli Svevi, Corradino, nipote di Manfredi, prova a riconquistare il regno, ma viene battuto a Tagliacozzo e poi ucciso. Per il Sud Italia inizia un lungo periodo di crisi e decadenza. Nel 1282 la Sicilia si ribella agli Angioini (rivolta dei “Vespri Siciliani”) e li costringe a fuggire dall’Isola. La corona viene data a Pietro III d’Aragona. Inizia così la guerra tra Aragonesi (spagnoli) e Angioini (francesi) per il controllo dell’Italia Meridionale, che finisce nel 1302 con la Pace di Caltabellotta: la Sicilia viene consegnata agli Aragonesi, mentre il resto dell’Italia del Sud rimane agli Angioini.

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