Il ’300: crisi e trasformazioni

L’EUROPA IN CRISI

Intorno al 1300, poiché i terreni sono stati sfruttati troppo e il clima è peggiorato, i prodotti agricoli sono pochi e questo provoca anni di carestia, durante i quali il prezzo del cibo sale alle stelle (il costo del grano aumenta di quattro volte).
Gli abitanti dell’Europa, soprattutto i ceti più poveri, si trovano in grande difficoltà; ma la crisi colpisce in seguito anche gli artigiani e i mercanti e moltissime banche falliscono. In questa situazione di carestia e fame esplode l’epidemia di peste, anche grazie alle pessime condizioni d’igiene.
La peste arriva dal centro dell’Asia, dove si trova una colonia genovese, e, portata a Messina da una nave carica di topi contagiati, colpisce più volte l’Europa.

LA PAURA DELLA MORTE

Poiché la scienza non è ancora capace di spiegare perché la peste si sia scatenata, nasce ogni tipo di strana teoria: c’è chi parla di una malattia dell’aria, chi crede in sfortunate unioni degli astri.
Alcuni sono convinti che la peste sia causata dall’ira divina per i peccati degli uomini, altri accusano gli Ebrei di avvelenare l’acqua delle fonti; quindi da una parte si svolgono processioni di persone che si procurano ferite anche profonde per rimediare ai propri peccati, dall’altra si compiono violenze contro gli Ebrei.
Si diffondono anche i processi alle “streghe”, donne, soprattutto anziane, sospettate di avere rapporti con il diavolo. In generale nel Medioevo le persone hanno molte paure, soprattutto quella della morte: la vita media non supera i 40 anni.

RIVOLTE E DISORDINI SOCIALI

Le persone che lavorano la terra sono sempre di meno a causa della peste e i campi vengono abbandonati: questa situazione causa un periodo di crisi economica in cui è tipico il fenomeno dell’inflazione: i prezzi salgono e la moneta perde valore.
Di conseguenza anche i guadagni dei proprietari terrieri diminuiscono ed essi cercano di pagare meno i contadini e impongono il ritorno alla servitù della gleba. In questa situazione iniziano una serie di rivolte sociali, scoppiate nelle Fiandre, in Francia, in Inghilterra, in Piemonte, in Catalogna e nei Paesi Scandinavi. A Firenze esplode la rivolta dei Ciompi (cioè i lavoratori addetti alla cardatura della lana), che chiedono di essere pagati meglio, ma anche di poter partecipare di più al governo della città.
Tutte le rivolte vengono soffocate con la forza.

©  S. LATTES & C. EDITORI S.p.A.

Web engineering and design by Sernicola Labs