La Rivoluzione americana

LE TREDICI COLONIE INGLESI

La Rivoluzione americana è la prima lotta per la libertà di un Paese non europeo contro una potenza europea: si conclude con la nascita degli Stati Uniti d’America.
Le prime tredici colonie, che fonderanno gli Stati Uniti, durante tutto il ’700 si sviluppano molto. Partecipano in modo attivo all’economia del mondo. Le colonie del Sud sviluppano un’agricoltura da piantagione; le coltivazioni si basano sul lavoro degli schiavi africani. Le colonie del Nord, invece, si basano su un’agricoltura organizzata in piccole e medie proprietà, ma sono attive anche nel commercio e nell’artigianato. Le colonie del Centro hanno caratteristiche economiche intermedie; vivono un’atmosfera culturale più vivace e aperta.

LA RIBELLIONE CONTRO L’INGHILTERRA

Lo sviluppo delle colonie le porta a non sopportare e a non accettare più i legami economici con la madrepatria e le nuove tasse. Si arriva, così, a episodi di violenza contro gli Inglesi, ai quali il Governo di Londra risponde con dure reazioni, che spingono alla ribellione. Nel settembre 1774, a Filadelfia, c’è il primo Congresso: le colonie, anche se restano fedeli al re, chiedono che le leggi che le riguardano siano fatte in America e non più a Londra. Giorgio III non accetta le richieste e si prepara a mettere fine alla ribellione. Iniziano gli scontri armati. Nel maggio 1775, in un altro Congresso a Filadelfia, le colonie decidono di creare un esercito unico e di darne il comando a George Washington: il 4 luglio del 1776 preparano la Dichiarazione d’indipendenza, l’atto di nascita degli Stati Uniti d’America. La guerra finisce con la sconfitta inglese e l’indipendenza delle colonie, riconosciuta nel 1783 con il Trattato di Versailles.

LA NASCITA DEGLI STATI UNITI

Nel 1787 viene convocata una Convenzione costituzionale: dovrà elaborare una Costituzione, che valga per tutte e tredici le colonie. Nel 1788 è approvata la Costituzione, che prevede uno Stato repubblicano federale in cui il potere legislativo è affidato alle due Camere che formano il Congresso; il potere giudiziario è affidato a una Corte Suprema federale, nominata dal presidente degli Stati Uniti; il potere esecutivo è nelle mani del presidente, eletto ogni 4 anni. Nel 1789 viene eletto il primo presidente degli Stati Uniti: George Washington. Il Governo è diviso in Ministeri, mentre si formano due partiti politici con idee diverse: il repubblicano, guidato da Jefferson, e il federalista, guidato da Hamilton. Intanto inizia l’espansione territoriale verso Ovest e in parte verso Sud.

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