Nella seconda metà dell’800 inizia, in Europa e negli Stati Uniti, la Seconda Rivoluzione industriale. Sono anni di grandi scoperte scientifiche e tecniche, che consentono di abbassare i costi di produzione delle merci. Nasce la “società dei consumi di massa”. Molti Paesi aumentano le tasse sulle merci estere, ma il protezionismo danneggia anche le esportazioni.
Le trasformazioni più importanti sono legate a due nuove fonti di energia: elettricità e petrolio. L’uso del petrolio permette di migliorare l’invenzione del motore a scoppio; si sviluppano le reti ferroviarie, nascono le prime case automobilistiche e i primi aeroplani.
Anche la scienza fa grandi passi avanti, soprattutto la chimica, la medicina e la fisica.
La produzione aumenta grazie anche alla pianificazione introdotta dal taylorismo. Questo sistema viene applicato alla catena di montaggio di Ford nell’industria dell’automobile. Nascono grandi raggruppamenti finanziari (trust). Le industrie che producono le stesse merci si accordano su prezzi e quantità da produrre (cartelli). I trust diventano società multinazionali: necessitano di enormi capitali, perciò si rivolgono alle banche che diventano sempre più potenti.
Acquisiscono grande importanza le telecomunicazioni, grazie al telefono e al telegrafo senza fili.
Il rinnovamento tecnologico dell’agricoltura crea numerosi disoccupati, i quali si trasferiscono nelle città, che si sviluppano molto velocemente. È anche l’epoca dell’emigrazione oltreoceano, soprattutto verso Stati Uniti e Argentina.
Per ottenere più diritti gli operai si uniscono in associazioni sindacali sul modello di quelle inglesi. Nascono anche i partiti socialisti. Si riunisce a Londra, nel 1864, la Prima Internazionale Socialista. Nel 1889 nasce la Seconda Internazionale, che alla fine del secolo riesce a far eleggere i primi deputati socialisti.
A metà ’800, in Inghilterra e negli Stati Uniti, anche le donne iniziano a lottare per ottenere il diritto di voto.
La Chiesa si apre ai problemi sociali. Il papa Leone XIII, il 15 maggio 1891, con l’enciclica Rerum Novarum, espone la sua dottrina sociale.