La Rivoluzione russa

LA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO

La Russia degli zar basa la sua economia su un’agricoltura molto arretrata, e il processo di industrializzazione, che riguarda solo poche aree, non riesce a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni; favorisce però la diffusione del Partito socialdemocratico, che vede nei nuovi operai la classe-guida della Rivoluzione. Il Partito si divide nelle correnti dei menscevichi e dei bolscevichi, guidati da Lenin. L’ingresso in guerra peggiora la situazione e nel febbraio del 1917 scoppia una rivolta popolare nella capitale San Pietroburgo. I bolscevichi dichiarano uno sciopero e creano un soviet; lo zar abdica a favore del fratello, che rifiuta il potere. Viene formato un Governo provvisorio, guidato dai liberali, con cui i bolscevichi non vogliono collaborare.

LA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE

Nell’aprile del 1917 Lenin torna in Russia dopo l’esilio. Egli sostiene la necessità di mettere fine al Governo borghese e di consegnare tutto il potere ai soviet. Il 25 ottobre del 1917 il Governo è deposto dal Consiglio dei commissari del popolo, di cui Lenin è presidente. Le terre diventano proprietà di tutti, le banche saranno proprietà dello Stato, l’unico partito esistente è quello comunista, che assume il potere: Mosca è la nuova capitale. Il 3 marzo 1918 la Russia firma la pace con la Germania, alla quale lascia la sua parte di Polonia e i Paesi Baltici; riconosce anche l’indipendenza di Finlandia e Ucraina.

LA GUERRA CIVILE

Stati Uniti, Giappone e Stati dell’Intesa, per impedire che la rivoluzione arrivi anche nei loro Paesi, decidono di sostenere gli oppositori dei bolscevichi, il cui braccio militare sono le Armate Bianche russe: si scatena una feroce guerra civile, che si conclude con la vittoria dell’Armata Rossa comunista. Lo zar e la sua famiglia vengono fucilati dai bolscevichi, che nel 1919 danno vita alla Terza Internazionale.

LA POLITICA ECONOMICA DI LENIN

Durante la guerra civile il Governo bolscevico mette in atto una serie di misure economiche che peggiorano ulteriormente la condizione del Paese. Alla fine della guerra civile l’economia sovietica è in una situazione disastrosa. Per correggere gli eccessi del comunismo di guerra, Lenin dà inizio quindi alla Nuova Politica Economica: un sistema “misto”, in cui sono presenti proprietà e gestioni sia statali sia private e che ottiene risultati abbastanza positivi.

LA NASCITA DELL’URRS

Nel 1922 nasce l’Unione delle Repubbliche Socialistiche Sovietiche (URSS), riconosciuta da molti Paesi a partire dal 1924; ma la diffidenza nei confronti dello Stato comunista rimane.

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