L’Italia della Repubblica

LA NASCITA DELLA REPUBBLICA

Nel 1946 tutti i partiti messi fuori legge dal fascismo si uniscono in un Governo che indice le elezioni: viene chiesto agli Italiani di scegliere una forma istituzionale fra Monarchia e Repubblica. Si vota anche per formare l’Assemblea Costituente, che dovrà preparare la nuova Carta Costituzionale. Per la prima volta in Italia votano le donne. Il 2 giugno 1946 gli Italiani scelgono la Repubblica (il primo presidente, provvisorio, è Enrico De Nicola). Nelle elezioni per la Costituente il Partito che ottiene più voti è la Democrazia Cristiana, seguita dal Partito socialista e dal Partito comunista. Il Governo è presieduto da Alcide De Gasperi. La Costituzione entra in vigore il 1° gennaio 1948: l’Italia è una Repubblica democratica, parlamentare e bicamerale.

IL GOVERNO DI DE GASPERI

Nel 1948 le nuove elezioni sono vinte dalla DC e da un gruppo di partiti (Liberale, Repubblicano e Socialdemocratico) orientati a favore dell’Occidente (Stati Uniti); è sconfitto il Fronte Popolare (comunisti e socialisti), vicino al Blocco sovietico. La formula del Governo è chiamata “centrismo”, perché è fondata su una maggioranza di centro, che si trova politicamente distante sia dagli estremismi di destra sia da quelli di sinistra. L’11 maggio 1948 è presidente della Repubblica Luigi Einaudi. L’adesione dell’Italia al Piano Marshall permette di dare inizio alla ricostruzione economica del Paese. Il Governo adotta importanti provvedimenti economici per aiutarla, che sono però causa di forti tensioni sociali.

IL MIRACOLO ECONOMICO ITALIANO

Alla fine degli anni 50 diventano evidenti i risultati della nuova politica di governo: è il “miracolo economico”. Aumentano i beni di consumo. e lo sviluppo industriale causa il fenomeno dell’esodo dalle campagne verso le città e dal Sud al Nord, soprattutto verso le città del “triangolo industriale”: Torino, Milano e Genova. Si creano forti difficoltà sul piano sociale.

I GOVERNI DI CENTROSINISTRA

Nel 1963 nasce il primo Governo di centrosinistra con Aldo Moro presidente; il progetto politico prevede di avviare riforme per lo sviluppo del Paese e di rendere più equa la distribuzione della ricchezza. Le riforme più importanti sono la nazionalizzazione dell’energia elettrica (nasce l’ENEL) e l’istituzione della scuola media unica obbligatoria.

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