Il Risorgimento

IL RUOLO DEL REGNO DI SARDEGNA

Dopo il 1848 ritorna in molti Paesi europei la Monarchia assolutistica; in Italia l’unico Stato rimasto libero dal controllo straniero è il Regno Sardo. Qui il Governo promulga leggi che aiutano l’alta borghesia imprenditoriale. Nel 1852 diventa presidente del Consiglio Camillo Benso conte di Cavour.

LA POLITICA DI CAVOUR

Cavour mette in pratica una politica economica liberista, incoraggiando il commercio e lo sviluppo industriale. Il Regno sardo diventa uno Stato moderno e bene organizzato. Cavour, per attirare l’attenzione dell’Europa sul Regno sabaudo, interviene nella Guerra di Crimea, che Francia, Inghilterra e Turchia combattono contro la Russia. Durante la Conferenza di pace di Parigi del 1856 egli sostiene che per mantenere l’Europa lontana dalla guerra è necessario eliminare i motivi di malcontento dei popoli, in particolare di quello italiano; ottiene l’appoggio dell’imperatore francese Napoleone III, che firma con il Piemonte un trattato di alleanza militare.

LA SECONDA GUERRA DI INDIPENDENZA

Cavour provoca l’Austria, che invia un ultimatum con cui chiede il disarmo del Regno sabaudo. Inizia la Seconda Guerra d’indipendenza. Dopo alcune battaglie (Magenta, Solferino, San Martino), vinte dall’alleanza franco-piemontese, Napoleone III firma a sorpresa un armistizio con l’Austria (a Villafranca, luglio 1859) con cui viene ceduta la Lombardia alla Francia, che la consegnerà a Vittorio Emanuele II. Il Veneto rimane all’Austria, Toscana e Modena, che avevano dichiarato l’annessione al Regno di Sardegna, sono “restituite” ai sovrani.

GARIBALDI E I MILLE

Nella primavera del 1860 Garibaldi parte da Quarto (Genova), con circa mille uomini su due imbarcazioni, verso la Sicilia. Vuole liberare l’Italia meridionale dai Borbone per poi dirigersi verso Roma. Sbarcano a Marsala, sconfiggono i soldati borbonici con l’aiuto dei Siciliani e risalgono l’Italia. In Calabria la popolazione è al fianco dei garibaldini, che il 7 settembre arrivano a Napoli. All’inizio di ottobre, sulle rive del Volturno, Garibaldi sconfigge ancora i borbonici e si apre la strada per Roma. Per evitare l’intervento della Francia in aiuto del papa, Vittorio Emanuele, su suggerimento di Cavour, guida le truppe verso il Sud; a Teano, in Campania, i due si incontrano e Garibaldi consegna a Vittorio Emanuele i territori conquistati, riconoscendolo re d’Italia.

IL REGNO D’ITALIA

Il 17 marzo 1861 viene proclamato a Torino il Regno d’Italia con sovrano Vittorio Emanuele II. I monarchici hanno vinto sui repubblicani.

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