Roma, nuova potenza mediterranea

Nel corso del V secolo a.C., i Sanniti, un popolo che viveva nelle regioni appenniniche, iniziarono a occupare le fertili pianure della Campania. I Romani si sentirono minacciati da questi vicini, tanto che dal 343 al 290 a.C. si combatterono tre guerre molto violente, che videro sconfitte e vittorie sia da una parte sia dall’altra. Al termine del lungo conflitto Roma si impadronì dei territori dei Sanniti.

Nel 282 a.C. Roma provocò la guerra contro Taranto, che chiese aiuto a Pirro, re dell’Epiro, che aveva l’obiettivo di fondare un proprio dominio in Magna Grecia. Pirro ottenne due importanti vittorie a Eraclea e ad Ascoli Satriano, grazie a un esercito agguerrito, rinforzato da elefanti addestrati, ma venne infine sconfitto a Maleventum (ribattezzata dai romani Beneventum) e dovette ritornare in Epiro.

In seguito, Roma organizzò i nuovi domini, legando a sé i popoli dei territori conquistati. Nacquero così le colonie, le città alleate e federate, i municipi.

Le colonie erano di due tipi: le colonie romane, in cui gli abitanti godevano degli stessi diritti civili e politici dei cittadini romani, e le colonie latine, che avevano autonomia politica e amministrativa, ma dovevano garantire truppe all’esercito romano.
I municipi, invece, pur godendo di autonomia amministrativa (eleggevano i magistrati e conservavano i propri ordinamenti), versavano un tributo annuo a Roma e avevano l’obbligo di pagare le tasse e di partecipare alle guerre.

Il controllo della Sicilia aprì lo scontro tra Roma e Cartagine, e diede vita a tre guerre dette puniche. La Prima guerra punica vide Roma per la prima volta combattere sul mare e sconfiggere Cartagine nella battaglia alle isole Egadi.
Il pretesto per la Seconda guerra punica fu dato dall’assedio cartaginese alla città di Sagunto, protetta dai Romani.
Sotto la guida di Annibale, i Cartaginesi varcarono le Alpi e sconfissero l’esercito romano. Scendendo verso sud, inflissero ai Romani la pesante sconfitta di Canne, in Puglia, nel 216 a.C. I Romani, tuttavia, seppero immediatamente riorganizzare l’esercito e passare al contrattacco. L’esercito romano era guidato da Scipione che, eletto console, sbarcò in Africa e sconfisse l’esercito di Annibale a Zama.
Cartagine dovette accettare il dominio di Roma. La Terza guerra punica fu determinata dalla violazione, da parte dei Cartaginesi, delle condizioni di pace imposte dai Romani. Infine, Cartagine venne rasa al suolo da Roma e i suoi abitanti ridotti in schivitù.

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