Le civiltà del mare: Creta e Micene

LEZIONE 1 > Nel III millennio a.C. sull’isola di Creta si sviluppò la civiltà cretese o minoica, da Minosse, il mitico re della città di Cnosso. La sua storia viene suddivisa in tre periodi: il Minoico Antico o Fase prepalaziale (2700-2000 a.C.), caratterizzato dalla presenza di villaggi di capanne; il Minoico Medio o Fase protopalaziale (2000-1700 a.C.), il periodo di maggiore splendore dell’isola, in cui sorsero le prime città con grandi e sontuosi palazzi; il Minoico Tardo o Fase neopalaziale (1700-1400 a.C.), contraddistinto dalla ricostruzione dei palazzi, distrutti probabilmente a causa di un terremoto. Dopo il 1500 a.C. due eventicolpirono la civiltà minoica: l’invasione dei Micenei e la violenta eruzione del vulcano di Santorini, che provocò un maremoto che giunse fino a Creta.

LEZIONE 2
> L’isola di Creta divenne uno snodo fondamentale per i commerci marittimi grazie alla posizione centrale nel Mediterraneo orientale. I Minoici riuscirono a imporre il proprio dominio su tutte le rotte commerciali marittime.
Al vertice della società minoica c’era il sovrano; sotto di lui, i nobili e i funzionari; infine, il popolo. Il palazzo del re era il centro della vita politica, religiosa ed economica: qui erano concentrati i magazzini, i luoghi dedicati al culto e allo svago e le sale di rappresentanza, riccamente decorate con affreschi, che mostrano scene di vita serena e pacifica. Per migliorare l’efficienza dell’apparato amministrativo venne inventato a Creta un sistema di scrittura, definito lineare A.
Per quanto riguarda i riti religiosi, particolare devozione era destinata a una divinità femminile, identificata con la Grande Madre, dea della fertilità e della natura, e al toro, animale simbolo di prosperità e forza.

LEZIONE 3
> A partire dal 1600 a.C. gli Achei diedero vita alla civiltà micenea, dal nome di Micene, una delle loro più importanti città. I Micenei erano organizzati in città-stato spesso in conflitto fra di loro, ma caratterizzate da
elementi culturali, economici, politici, religiosi e sociali comuni. I Regni micenei adottarono un’economia di palazzo, contraddistinta dal centralismo amministrativo e burocratico. A capo della società c’era il sovrano, il wánax, che amministrava la giustizia e guidava l’esercito. Nel governo della città, il re era affiancato da un consiglio di anziani, la gherusía. I Micenei erano un popolo di guerrieri,
fortemente gerarchizzato al suo interno.

LEZIONE 4
> Nella società micenea veniva utilizzato un particolare tipo di scrittura sillabica, definita lineare B: questa è stata decifrata e rappresenta una forma di lingua greca dalle caratteristiche molto arcaiche.
I Micenei furono anche abili artigiani e mercanti: le loro ceramiche divennero famose e ricercate, e riuscirono a fondare numerose basi commerciali lungo le coste del Mediterraneo. La storia della civiltà micenea è collegata con la guerra di Troia, il racconto mitico più conosciuto del mondo greco e narrato da Omero nell’Iliade e nell’Odissea.

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