Europa orientale - La regione centro orientale

Il territorio dell’Europa centro-orientale è molto vario: a nord il paesaggio polacco si presenta prevalentemente pianeggiante. Scendendo a sud si incontrano la catena dei Sudeti e quella dei Carpazi Occidentali di cui fanno parte gli Alti Tatra, il sistema montuoso più elevato. La Repubblica Ceca è occupata in gran parte dalla pianura della Moravia e dal vasto altopiano della Boemia, circondato da basse catene montuose. È separata dalla Slovacchia dai Carpazi Bianchi, un tratto dei Carpazi Occidentali. Il territorio della Slovacchia è prevalentemente montuoso; vi è solo una piccola area pianeggiante in corrispondenza del bacino del Danubio. A sud, al confine con l’Ungheria, si innalzano i Monti Metalliferi Slovacchi. Ancora più a sud si trova la grande Pianura Ungherese. Nell’area più orientale, corrispondente alla Romania, il territorio è dominato dalla catena dei Carpazi e quello della Bulgaria dai Balcani.

L’Europa centro-orientale è ricca di fiumi navigabili, collegati tra loro da una fitta rete di canali. Tra i principali ricordiamo la Vistola, che attraversa da sud a nord la Polonia mentre l’Oder ne segna il confine con la Germania; altri due fiumi importanti attraversano la Repubblica Ceca: la Morava, un affluente del Danubio, e la Moldava, che poi confluisce nell’Elba.
Ma il fiume più importante è sicuramente il Danubio; proveniente dall’Austria, scorre sul confine tra Slovacchia e Ungheria per attraversare poi l’Ungheria e giungere in Romania prima di sfociare nel Mar Nero con un ampio delta.
Nell’Europa centro-orientale sono numerosi i laghi, soprattutto di origine glaciale. Il più grande è il Lago Balaton, a ovest del Danubio, in Ungheria, uno dei più grandi bacini d’Europa.
Il territorio romeno comprende oltre 2000 laghi, tutti poco estesi; i maggiori sono quelli, salati, formati dal delta del Danubio. Nella Repubblica Ceca c’è anche un grande lago artificiale, il Lipno.

Nell’Europa centro-orientale, bagnata da due mari, le coste non sono molto sviluppate. Quelle sul Mar Nero sono basse e paludose. Quelle sul Mar Baltico sono basse e sabbiose, incise da due grandi insenature: il Golfo di Pomerania a ovest e il Golfo di Danzica a est, in cui sfocia la Vistola.

Data la generale distanza dal mare, il clima dell’Europa centro-orientale è prevalentemente continentale, con inverni lunghi e molto freddi ed estati calde e afose con frequenti piogge. Nelle aree vicino alle coste si trova invece un clima atlantico e sui rilievi montuosi si ha un clima alpino.

La maggioranza degli abitanti dell’Europa centro-orientale vive nelle città, a eccezione della Slovacchia dove le campagne sono molto abitate. Le lingue utilizzate sono polacco, ceco, romeno, slovacco, ungherese e bulgaro, ma anche tedesco e russo.
Le città principali sono Praga (capitale della Repubblica Ceca), Varsavia (capitale della Polonia), Bratislava (capitale della Slovacchia), Budapest (capitale dell’Ungheria), Bucarest (capitale della Romania) e Sofia (capitale della Bulgaria). Altri centri importanti sono Cracovia (Polonia), Debrecen (Ungheria) e T i m i s¸ o a r a (Romania).

Dopo i lunghi anni passati sotto l’influenza dell’URSS, con un’economia protetta dallo Stato, debole e arretrata, oggi questi Paesi stanno lottando per raggiungere un livello di benessere e sviluppo economico pari al resto dell’Europa. L’agricoltura si basa soprattutto su piccole aziende agricole; si coltivano cereali, patate e barbabietola da zucchero. In alcune zone sono importanti la coltivazione del luppolo e la produzione di birra. È abbastanza sviluppato l’allevamento di suini e bovini. Sono abbondanti le risorse minerarie e i settori industriali più sviluppati sono il meccanico, il metallurgico e il manifatturiero. Il turismo è in crescita.