Il periodo di transizione verso l’Alto Medioevo, oggi denominato tardoantico, fu caratterizzato da alcuni fenomeni di grande rilevanza: il consolidamento di alcuni Regni romano-germanici e, contemporaneamente, un forte calo demografico, che provocò lo spopolamento di intere aree periferiche dell’Impero.
Le campagne si svuotarono dal momento che i contadini, a causa dei continui saccheggi e delle razzie, non si sentivano più al sicuro. Anche fattori climatici avversi portarono alla diminuzione della produzione agricola e a frequenti periodi di carestia, determinando un aumento della mortalità per fame e per lo scoppio di epidemie.
Il calo demografico produsse effetti negativi anche sul sistema delle comunicazioni e dei trasporti, perché ridusse drasticamente la circolazione di persone e merci.
Le popolazioni germaniche, che avevano provocato la caduta della parte occidentale dell’Impero romano, si stanziarono nei territori occidentali e, dopo una prima fase di opposizione cruenta fra le diverse componenti etniche, fondarono nuove entità statali: i Regni romano-germanici. Gli invasori mantennero il controllo politico e militare delle nuove formazioni statali, mentre agli sconfitti fu lasciata l’amministrazione civile. Tuttavia, non si ebbe quasi mai una completa integrazione fra questi popoli, ma solo, e soprattutto in alcuni casi, una semplice convivenza.
Tra i Regni romano-germanici un posto di rilievo occuparono quelli dei Visigoti e dei Franchi. I primi rappresentarono a lungo il pericolo più grave per la sopravvivenza di Roma. Il Regno franco, fondato da Clodoveo, fu l’unico Stato romano-germanico distintosi per la stabilità e l’integrazione tra le componenti gallo-romane e quelle germaniche. Su queste basi, divenne il più grande Stato territoriale dell’Occidente. Non è un caso che i sovrani di queste popolazioni si convertirono al Cattolicesimo e strinsero una solida alleanza con la Chiesa.
Gli Ostrogoti, invece, guidati dal loro re Teodorico, educato a Bisanzio secondo la tradizione latina e alleato dell’imperatore d’Oriente, furono inviati in Italia per combattere Odoacre. La conquista dell’Italia rappresentò per Teodorico l’occasione per realizzare il suo progetto di un grande Regno ostrogoto, erede di Roma in Occidente. Il sovrano mantenne a lungo buoni rapporti con la Chiesa anche se, a differenza degli altri capi germanici che tentarono la via dell’integrazione fra elemento romano e quello germanico, Teodorico portò avanti una politica di semplice coesistenza fra i due popoli, ritenendo le differenze incolmabili.