Dopo la morte di Silla, il Senato si affidò a Gneo Pompeo, che era stato luogotenente dell’esercito romano. Egli venne incaricato di debellare i pirati che infestavano il Mediterraneo orientale e di condurre la guerra contro Mitridate, re del Ponto. Nonostante le vittorie che Pompeo conseguì, al rientro dall’Oriente il Senato lo accolse con freddezza e tentò di bloccare le sue iniziative per ridurne la popolarità. L’atteggiamento del Senato ebbe come immediato effetto il riavvicinamento di Pompeo a Licinio Crasso e favorì l’ascesa di Gaio Giulio Cesare.
Cesare si candidò al consolato nel 59 a.C., dopo aver stretto un accordo segreto con Pompeo e Crasso: il primo trimvirato.
Mentre Cesare si trovava in Gallia, Crasso morì e Pompeo, che temeva la potenza di Cesare, si alleò nuovamente con il Senato. Nel 49 a.C. Cesare volle di nuovo il consolato, ma trovò nel Senato e in Pompeo due forti oppositori. Allora, Cesare marciò su Roma, dando inizio alla seconda guerra civile.
Cesare affrontò Pompeo nel 48 a.C. a Farsalo, in Grecia. Pompeo si rifugiò in Egitto, dove il faraone Tolomeo XIII lo fece uccidere. Cesare per vendicarne la morte consegnò il trono alla sorella del faraone, Cleopatra. La guerra civile terminò nel 45 a.C. A questo punto Cesare prese il controllo di Roma, venne nominato dittatore a vita, acquisì i poteri propri del Senato e dei tribuni della plebe e approvò una serie di leggi a favore della plebe.
Il suo grande potere fu, probabilmente, la causa del suo assassinio. Infatti, un gruppo di senatori, tra cui Bruto, suo figlio adottivo, e Cassio, lo assassinarono il 15 marzo (le idi di marzo) del 44 a.C.
Cesare, prima di morire, aveva designato il nipote Ottaviano come suo erede. Questi nel 43 a.C. formò il secondo triumvirato con Lepido e Marco Antonio.
I triumviri si spartirono il controllo delle province di Roma, e Antonio si stabilì ad Alessandria d’Egitto, ospite di Cleopatra, la regina che Cesare aveva riportato sul trono una volta eliminato il fratello Tolomeo XIII.
Marco Antonio governava l’Oriente come una sua proprietà. I suoi legami con Cleopatra lo misero in cattiva luce a Roma, e questo offrì a Ottaviano lo spunto per presentarsi come difensore delle tradizioni e dei valori di Roma.Ottaviano attaccò Marco Antonio e lo sconfisse ad Azio in Epiro.
Marco Antonio si suicidò insieme a Cleopatra. Questa fu l’ultima guerra civile e segnò la fine definitiva della Repubblica e l’inizio del principato.