L’Islam

Fin da tempi remoti, la Penisola Arabica fu un importante snodo di passaggio per i commerci tra Oriente e Occidente. In quest’area, nei primi decenni del VII secolo, si affermò l’Islam, una tra le più grandi religioni monoteistiche, insieme a Cristianesimo e Ebraismo.

Questa terra era abitata principalmente dai beduini, guerrieri nomadi riuniti in tribù, che vivevano presso le oasi nel deserto. In Arabia sorgevano anche grandi città: alcune erano importanti centri commerciali e religiosi, come La Mecca. Qui, intorno al 570, nacque Maometto che, rimasto orfano, seguì le orme dello zio divenendo commerciante. Nel 610 Maometto raccontò di aver avuto in sogno l’apparizione dell’arcangelo Gabriele, che gli ordinò di diffondere la parola di Allah. Poiché la religione di Maometto predicava una società egualitaria, egli fu subito osteggiato dai mercanti timorosi di perdere il predominio economico e il controllo politico della città. Pertanto, nel 622 fu costretto a lasciare La Mecca e a rifugiarsi presso Medina.

Nel 630 Maometto ritornò a La Mecca, dedicando gli ultimi anni della sua vita alla diffusione dell’Islam. La nuova religione si fonda su cinque pilastri: professione di fede in Allah unico Dio e Maometto suo Profeta; preghiera 5 volte al giorno in direzione di La Mecca; elemosina;  digiuno durante il Ramadàn; pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita.

Il testo sacro dell’Islam è il Corano, scritto dei seguaci di Maometto dopo la sua morte avvenuta nel 632, data da cui ebbe inizio un’aspra lotta per la successione fra diverse fazioni. Infine Abu Bakr venne eletto alla carica di califfo al posto di Maometto.

Abu Bakr e i suoi successori avviarono una serie di fulminee conquiste territoriali, che portarono all’invasione dell’Impero persiano, delle province bizantine e dell’Africa settentrionale fino alla Libia.
Dopo il regno del quarto califfo, Alì, genero di Maometto, la comunità dei credenti si divise in due gruppi contrapposti: gli sciiti (sostenitori di Alì) e i sunniti (suoi oppositori, che erano fedeli alla sunna, la raccolta di scritti relativi a Maometto).

Nel 661 questi ultimi prevalsero portando al potere la dinastia degli Omayyadi, che insediarono la capitale a Damasco e continuarono la politica di conquista giungendo fino alla Spagna e all’Asia centrale.Nel 750 salì al potere la dinastia degli Abbasidi, che spostarono la capitale a Baghdad. Con loro si ebbe un grande sviluppo dell’arte, della scienza e della cultura.

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