Alessandro Magno e l'età ellenistica

Con l’ascesa al trono di Filippo II nel 359 a.C., la Macedonia, Regno periferico di lingua greca, divenne in breve tempo una grande potenza militare.

Alla morte di Filippo II, il figlio Alessandro di soli 20 anni salì al potere, e, in seguito alle sue straordinarie imprese, gli venne attribuito l’appellativo di Magno.
L’Impero da lui creato comprendeva la Grecia e il Vicino Oriente antico e tutto il vasto territorio fino alle soglie dell’attuale India. Per compiere questa impresa, Alessandro fece ricorso alla forza militare e all’intelligenza politica: rispettò le tradizioni e le strutture amministrative dei popoli conquistati e cercò di creare una nuova classe dirigente, che unisse l’elemento greco e quello barbaro.

La morte di Alessandro scatenò la lotta per la succesione tra i suoi generali, i diadochi, che portò alla divisione dell’Impero. Nonostante la frammentazione del territorio e le lotte interne fra i nuovi sovrani, la cultura greca a cui Alessandro era stato formato non si perse: oggi si parla di ellenismo o di età ellenistica per indicare i tre secoli compresi tra la morte di Alessandro e la conquista romana (323-31 a.C.), caratterizzati dalla diffusione della cultura greca.

Nell’età ellenistica, si ebbe un forte aumento della circolazione del denaro, delle merci, delle persone, ma anche una separazione sempre più netta tra città e campagna. Le città conobbero un grande sviluppo e la formazione di una società dinamica e interculturale; le campagne furono sottoposte a una pesante tassazione e a un intenso sfruttamento per soddisfare le necessità delle classi cittadine.
Le città divennero un’importante crocevia di scambi commerciali e culturali: si realizzava, in parte, l’ideale di Alessandro Magno di un mondo cosmopolita, nel quale si intrecciavano merci e persone della più varia provenienza, unificate dall’uso del greco come lingua ufficiale nella comunicazione.
Nel periodo ellenistico furono fondate moltissime nuove città, come Alessandria d'Egitto: qui nacquero due grandi istituzioni culturali, il Museo e la Biblioteca.

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