La popolazione umana della Terra nel passato è cresciuta di numero molto lentamente.
Prima di Cristo la popolazione raddoppiava in 2.000 anni.
L’agricoltura e l’allevamento hanno favorito l’aumento demografico, mentre guerre ed epidemie lo hanno rallentato.
Dalla metà del Settecento, invece, grazie ai progressi tecnologici, la popolazione è cresciuta sempre più rapidamente: nell’ultimo secolo la popolazione è quintuplicata, passando da 1,5 miliardi di abitanti dei primi del Novecento ai 7,8 miliardi di abitanti di oggi.
La demografia studia come varia la popolazione. Lo sviluppo demografico di una popolazione può essere descritto da un modello, chiamato della transizione demografica, articolato in tre fasi a seconda di come evolvono i regimi di natalità e di mortalità.
Oltre a nascite e morti occorre calcolare anche gli spostamenti delle persone, cioè i movimenti migratori. La demografia mette in relazione una popolazione con il suo territorio calcolando la densità di popolazione. Inoltre raccoglie dati sulla popolazione attraverso i censimenti e poi misura, per esempio, la durata media della vita e la speranza di vita.
Nei Paesi ricchi la speranza di vita è aumentata grazie all’alimentazione e ai servizi di salute. Nei Paesi a basso reddito la speranza di vita è ancora bassa a causa delle carenze alimentari e della scarsa assistenza sanitaria. Di conseguenza, nei Paesi ricchi si ha un forte invecchiamento demografico, cioè un aumento delle persone più anziane. Nei Paesi in via di sviluppo, invece, i giovani sono spinti a emigrare.
Gli esseri umani abitano i territori in insediamenti. Tra questi ci sono le città, che spesso hanno origini molto antiche. La città è definita dalle dimensione (in Italia è città un insediamento di più di 10.000 abitanti) e dalle funzioni che svolge.
A partire dalla Rivoluzione industriale sempre più persone si sono spostate dalla campagna alla città in un processo chiamato inurbamento. Quando più città vicine si fondono in un unico centro urbano, si parla di conurbazione. Quando una città diventa molto grande si chiama megalopoli. Nei Paesi in via di sviluppo le periferie sono costituite in buona parte da quartieri poveri formati da costruzioni precarie chiamati slum o bidonville.