Le civiltà di India e Cina

Come in Mesopotamia anche nelle due aree geografiche dell’India e della Cina si svilupparono civiltà lungo il corso di grandi fiumi: l’Indo, il Gange (India), il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro (Cina).
Nella valle dell’Indo nacque la civiltà harappana, molto evoluta. Città importanti furono Harappa, Mohenjo-Daro e Lhotal, che presentavano lo stesso impianto urbanistico a pianta rettangolare. Erano suddivise in città bassa, dove si trovava l’abitato, e città alta fortificata, su cui sorgevano gli edifici pubblici. Era presente anche un sistema di distribuzione dell’acqua, e i quartieri erano differenziati per gruppo sociale.

Nel corso del II millenio a.C. gli Arii, un popolo indoeuropeo proveniente dalle steppe russe, si stabilirono nel Punjab, nella valle dell’Indo e nei territori a est vicino al fiume Gange. Gli Arii diffusero il sanscrito, la lingua colta dei sacerdoti, con cui vennero composti i Veda, testi sacri della tradizione indiana, che contengono le dottrine fondamentali dell’ Induismo, la religione ancora oggi maggiormente praticata in India.
Dopo il breve dominio di Alessandro Magno, salì al potere la dinastia Maurya, che raggiunse il momento di massimo splendore sotto il Regno di Ashoka. I re Maurya diffusero il Buddismo, una religione ispirata a princìpi di non violenza e tolleranza.

In Cina i sovrani della dinastia Shang riunirono in un’unica entità statale le comunità di agricoltori che abitavano lungo il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro.
La Cina raggiunse importanti risultati soprattutto nell’agricoltura, grazie a un sistema di canali che assicurava il giusto rifornimento idrico alle colture.

La dinastia Shang introdusse la scrittura ideografica, composta da oltre 2.000 segni, a ognuno dei quali corrispondeva una parola.
Alla dinastia Shang successe la dinastia Zhou. L’organizzazione politica di distribuzione delle terre determinò un periodo di grande instabilità politica e di guerre interne, conosciuto come età dei regni combattenti.
In questa epoca tumultuosa, in Cina si affermano il Confucianesimo, una filosofia basata sull’obbedienza e il rispetto dell’autorità, e il Taoismo, una dottrina filosofica e religiosa volta alla ricerca di una via per raggiungere l’equilibro spirituale.
Questo periodo terminò con l’avvento della dinastia Qin. Il re Ying Zheng, unificò la Cina dando vita al primo Impero, rigidamente centralizzato.
A difesa dei confini fu costruita la Grande Muraglia, lunga oltre 5.000 km.
Dopo la morte del fondatore, la dinastia Qin si estinse rapidamente e fu sostituita da quella Han. Essi favorirono gli scambi con l’Occidente, attraverso una rete di rotte commerciali come la Via della seta.

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