Il Gotico

Il contesto storico

Nel Basso Medioevo si assiste a uno scontro violento tra Comuni, Impero e Chiesa.
I Comuni del Nord ottengono il riconoscimento della loro autonomia dopo anni di lotte contro l’imperatore Federico I (Barbarossa).

L’Impero lascia spazio all’espansione dei Comuni nel Nord e Centro Italia e al succedersi dei domini Angioino e Aragonese al Sud.

La Chiesa viene criticata per l’abbandono dei valori spirituali a vantaggio degli interessi politici. Per combattere questa crisi spirituale nascono sia movimenti ereticali ribelli sia gli ordini monastici dei Domenicani e Francescani.

Nel XIV secolo un’epidemia di peste si diffonde per tutta l’Europa.

In Francia e Inghilterra si affermano le monarchie nazionali. In Italia molti Comuni si trasformano in Signorie: quelle più forti si impadroniscono di quelle più deboli e si trasformano in Stati regionali.

Il Gotico, uno stile barbaro

Il primo edificio in stile gotico è l’Abbazia di Saint-Denis, vicino a Parigi, luogo di sepoltura dei sovrani francesi.

Questo stile, che inizialmente riguarda l’architettura sacra, nasce per celebrare la grandezza di Dio attraverso due fattori: lo slancio verso l’alto e l’utilizzo della luce.

Per realizzare lo slancio verso l’alto si adottano alcune innovazioni architettoniche: la volta a crociera ogivale composta da archi a sesto acuto che, grazie alla chiave di volta (la pietra posta all’intersezione degli archi), si sorregge da sola scaricando il peso su colonne e pilastri; la struttura interna è sottolineata da nervature chiamate costoloni; la struttura esterna è arricchita da sculture ed elementi architettonici ornamentali come guglie e pinnacoli.

I muri, non avendo più una funzione di sostegno, possono essere sostituiti da grandissime vetrate che permettono alla luce di entrare.

Le cattedrali

Lo stile gotico dalla Francia si espande in Inghilterra, Spagna, Germania e Italia grazie agli ordini monastici che lo adottano nelle loro abbazie.

In Italia il Gotico assume un aspetto più sobrio e meno decorato rispetto al resto d’Europa.
Le chiese italiane non presentano vetrate imponenti perché vengono preferiti, come forma di istruzione per i fedeli, grandi cicli di affreschi come quelli presenti nella Basilica di San Francesco ad Assisi.

Piazze, palazzi e castelli

Il progresso economico e sociale contribuisce ai profondi cambiamenti delle città, che si ampliano con nuovi elementi: cinte murarie con funzione di dogana, piazze destinate agli scambi commerciali e vie porticate.

Gli ordini monastici Francescano e Domenicano stabiliscono nelle città le loro Basiliche e si creano le prime Università.

Gli edifici hanno una doppia funzione: manifestare il potere e ospitare le riunioni degli organi di governo.

Nel nord Italia questa funzione è svolta dal broletto, un edificio con un porticato aperto al piano terra.

In centro Italia il palazzo assume l’aspetto di una piccola fortezza, in quanto ospita i governanti durante il loro incarico.

Nel sud Italia i castelli voluti dall’imperatore Federico II hanno un carattere militare: sono luoghi di controllo della popolazione e di eventuali attacchi dal mare.

La scultura gotica

La scultura viene usata per ornare facciate, portali e parti interne di edifici sacri. I portali spesso contengono statue-colonna cioè statue allungate che si distaccano dal muro e rivelano una maggiore precisione anatomica.

Gli scultori gotici cercano di rappresentare statue realistiche, che abbiano proporzioni perfette, eleganza e realismo della figura.

In Italia le opere dello scultore Benedetto Antelami denotano l’attenzione per i sentimenti umani e la realtà quotidiana.

Grandi innovatori italiani sono anche Nicola e Giovanni Pisano. I loro pulpiti segnano il passaggio dalle forme massicce ed essenziali a forme più armoniose e dinamiche.

La pittura gotica in Italia

In Italia la pittura ad affresco si sviluppa come alternativa all’uso delle vetrate francesi: si utilizza negli edifici sacri e in quelli civili. Alternativa all’affresco è la pittura su tavola, nel formato della pala d’altare, un dipinto di grandi dimensioni collocato dietro l’altare.

Le immagini e i contenuti sono nuovi, legati all’influenza della predicazione degli Ordini mendicanti che parlano di fratellanza, pietà e carità. Nelle grandi croci dipinte compare il Christus patiens, sofferente, con il capo reclinato e gli occhi chiusi.

Cimabue e Giotto, esponenti della scuola fiorentina, operano grandi cambiamenti nella pittura: i personaggi sono realistici, inseriti in uno spazio reale e concreto, il volume dei loro corpi è reso tramite il chiaroscuro.

Allievo di Cimabue, Giotto è un grande architetto, autore di mosaici e affreschi tra i più importanti dell’epoca; si dedica anche alla pittura su tavola.

Dimostra una grande capacità di rendere la concretezza dello spazio e l’espressione dei sentimenti, del tutto ignorati dalla pittura precedente.

Negli affreschi della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, la nuova visione di Giotto è quella di far vedere che Francesco non è solo un santo, ma un uomo che ha combattuto e sofferto per affermare le proprie idee.

Al posto di uno spazio irreale, Giotto cerca di costruire uno spazio vero, in cui Francesco si muove in mezzo ad altre persone: costruisce le scene collegandole fra di loro, in modo da dare il senso di una storia continua.

Negli affreschi della Cappella degli Scrovegni a Padova, Giotto raggiunge straordinari risultati nella resa della profondità e nella rappresentazione dei sentimenti.

Questo ciclo di affreschi è contraddistinto:

  • dall’uso del paesaggio come importante elemento della composizione e non solo come sfondo;
  • dalla ricerca di elementi che conferiscono maggiore profondità allo spazio.

La scuola senese

A Siena si sviluppa una scuola pittorica legata alle opere pubbliche, commissionate dal Governo dei Nove che vuole celebrare la grandezza e la potenza della città.

Caratteristica comune delle opere senesi è la ricerca dell’eleganza della linea e la raffinatezza dei dettagli e dei colori.

Gli artisti più significativi sono Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, che affresca Le conseguenze del Buon Governo nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico, la prima opera d’arte in Italia a contenuto civile e politico.

Il gotico internazionale

Il Gotico internazionale o cortese è ispirato da ideali di grazia e raffinatezza, uniti all’osservazione del mondo reale e delle scienze naturali.

In Italia e in Europa diversi sono i centri coinvolti da questo movimento. A Firenze Gentile da Fabriano dà al tema religioso il sapore delle fiabe, dimostrando passione per il lusso, per i decori raffinati, per i particolari preziosi.

In quest’epoca si diffonde il romanzo cortese, che tratta le gesta e i valori dei cavalieri. La passione per questo genere, diffusa nelle classi colte, ispira cicli di affreschi come quello del castello della Manta, in Piemonte.

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