Sintesi 3 Parte 3 La Seconda Guerra Mondiale

La Seconda Guerra Mondiale

IL MONDO SI PREPARA ALLA GUERRA

Francia e Inghilterra, quando Hitler firma un patto di non aggressione con l’Unione Sovietica, abbandonano la politica della pacificazione a ogni costo e stringono con la Polonia un’alleanza militare contro un eventuale attacco nazista. In Estremo Oriente il Giappone, sostenuto dai grandi gruppi industriali e finanziari, porta avanti una politica autoritaria ed espansionista e decide di allearsi con Germania e Italia.

L’AVVIO DEL CONFLITTO

Il secondo conflitto mondiale inizia ufficialmente con l’invasione nazista della Polonia (1° settembre 1939) a cui segue una dichiarazione di guerra alla Germania da parte di Francia e Inghilterra. La Francia si arrende dopo pochi mesi. L’Inghilterra, guidata da Winston Churchill, invece resiste. Il 10 giugno 1940 anche Mussolini entra in guerra contro la Francia; poco dopo firma il Patto tripartito con Germania e Giappone e invade, ma senza successo, la Grecia. Per rimediare alla sconfitta italiana, Hitler interviene e conquista la Penisola balcanica.

L’AVANZATA TEDESCA

Anche in Africa le operazioni vanno male per gli Italiani: gli Inglesi li cacciano dalla Libia. Nel giugno 1941 il Führer attacca l’Unione Sovietica: all’ “Operazione Barbarossa” partecipa anche l’esercito italiano. Tedeschi e Italiani si addentrano in territorio russo fino ad arrivare alla città di Leningrado, che oppone una fortissima resistenza. A questo punto i Sovietici contrattaccano, costringendo Tedeschi e Italiani a una devastante ritirata. Alla fine del 1941 entrano in guerra gli Stati Uniti, dopo che i Giapponesi, senza dichiarazione di guerra, hanno attaccato le navi americane nel porto di Pearl Harbor; nel frattempo Roosevelt e Churchill stilano la Carta Atlantica.

LA CONTROFFENSIVA ALLEATA

Fra l’agosto del 1942 e la fine del 1943 le forze dell’Asse subiscono a Stalingrado una sconfitta decisiva, che le obbliga a ritirarsi dall’Unione Sovietica. Anche in Africa le truppe italo-tedesche sono duramente sconfitte. L’intera Africa Settentrionale diventa una delle basi di partenza degli Alleati anglo-americani per l’attacco in Europa. Nell’Oceano Pacifico il Giappone è ripetutamente battuto dagli Stati Uniti.

LA CADUTA DEL FASCISMO IN ITALIA

Nell’estate del 1943 gli Angloamericani sbarcano in Sicilia e iniziano a salire verso il Nord dell’Italia; a questo punto industriali, finanzieri, politici fascisti e monarchici chiedono a Vittorio Emanuele III di intervenire contro Mussolini. Il 25 luglio 1943 lo stesso Gran Consiglio del fascismo vota la sfiducia al “Duce”, che il giorno dopo viene fatto arrestare dal re: il nuovo primo ministro è il maresciallo Pietro Badoglio.

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Sintesi 3 U6 Resistenza e liberazione

Resistenza e liberazione

L’ITALIA DIVISA IN DUE

Badoglio tratta in segreto con gli Alleati l’armistizio che viene comunicato l’8 settembre. Il re e Badoglio fuggono a Brindisi che è già stata liberata dagli Angloamericani. Le truppe tedesche occupano l’Italia centro-settentrionale, liberano Mussolini e lo convincono a fondare la Repubblica di Salò. Nel frattempo Roosevelt, Churchill e Stalin s’incontrano a Teheran per discutere su come dovrà essere divisa l’Europa dopo la guerra.

LA RESISTENZA

In molti Paesi europei si organizza la lotta contro l’occupazione nazista. In Italia la lotta partigiana, gestita dai Comitati di Liberazione Nazionale, riesce anche a liberare alcune zone dell’Italia del Nord e a fondare delle Repubbliche Partigiane.

LA SCONFITTA DELLA GERMANIA

Nell’estate 1944 gli Alleati liberano Roma e Firenze, ma sono bloccati lungo la Linea Gotica; sbarcano in Normandia, mentre i Sovietici sfondano le linee tedesche da Est: la Germania si arrende il 7 maggio 1945. Intanto, nel febbraio dello stesso anno, Roosevelt, Churchill e Stalin si erano incontrati a Yalta, in Crimea, per discutere sui futuri equilibri mondiali.

L’ITALIA LIBERATA

In Italia gli Alleati arrivano nella Pianura Padana, mentre i partigiani liberano Genova, Milano e Torino. Il 27 aprile Mussolini è arrestato e fucilato. Il 29 aprile i Tedeschi firmano la resa.

LA FINE DELLA GUERRA

Anche il Giappone si arrende, il 14 agosto 1945, dopo aver subito i primi due bombardamenti atomici della Storia, sulle città di Hiroshima e Nagasaki.

LA SHOAH

Alla fine della guerra Angloamericani e Sovietici fanno il loro ingresso nei lager e scoprono l’atroce tragedia della Shoah.

IL MONDO ALLA FINE DEL CONFLITTO

Alla fine della guerra Stati Uniti e Unione Sovietica sono i nuovi protagonisti della politica mondiale. Il 26 giugno 1945 nasce l’ONU. Nel novembre 1945, a Norimberga, inizia il processo contro i criminali nazisti.

IL NUOVO ASSETTO INTERNAZIONALE

Nel luglio-agosto 1945 a Potsdam e a Parigi si decidono i nuovi confini europei. L’Istria e Fiume passano alla Iugoslavia, molti Italiani vengono uccisi e gettati nelle foibe dai partigiani iugoslavi.

NASCE LO STATO DI ISRAELE

Le persecuzioni subite spingono gli Ebrei a fondare un proprio Stato in Palestina. La convivenza con i Palestinesi si rivela però molto difficile. Nascono lo Stato d’Israele, che si dovrà difendere dagli attacchi dei Paesi arabi, e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina.

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Sintesi 3 Parte 4 U1 La guerra fredda

La guerra fredda

IL DISACCORDO TRA USA E URSS

Finita la guerra, Stati Uniti e Unione Sovietica si affrontano in un duro contrasto che divide l’Europa e il mondo in due blocchi. Agli Stati Uniti si appoggiano Inghilterra, Francia, Italia, Germania e Giappone; l’Unione Sovietica controlla l’Europa Orientale.

GRAN BRETAGNA, FRANCIA E GERMANIA DOPO LA GUERRA

La Gran Bretagna attraversa una grave crisi economica. I laburisti vincono le elezioni e propongono una società basata sul Welfare (benessere). In Francia, dopo anni di instabilità politica, Charles de Gaulle diviene presidente della Repubblica. La Germania Ovest, creata nel 1949, dà vita a un grande sviluppo economico.

GLI STATI UNITI ALLA GUIDA DEL BLOCCO OCCIDENTALE

Gli Stati Uniti presentano nel 1947 il Piano Marshall che prevede aiuti economici ai Paesi europei che si impegneranno a combattere il comunismo e sosterranno il Patto Atlantico.

LA REAZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA

L’Unione Sovietica controlla direttamente i Paesi dell’Est Europa facendone delle “democrazie popolari”. Nel 1949 Stalin crea il Comecon, con lo scopo di organizzare lo sviluppo economico dei Paesi comunisti. Nel 1955 viene firmato anche il Patto di Varsavia.

UN EQUILIBRIO BASATO SUL TERRORE

Il conflitto fra i blocchi è chiamato “guerra fredda” (senza l’uso di armi) e poiché sia gli Stati Uniti sia l’Unione Sovietica hanno la bomba atomica si crea l’ “equilibrio del terrore”.

NASCE LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE

Il 1° ottobre 1949 nasce la Repubblica Popolare Cinese, guidata da Mao Zedong. Alleata dell’Unione Sovietica, se ne allontana per realizzare un progetto indipendente di sviluppo.

L’UNIONE SOVIETICA DOPO STALIN

In Unione Sovietica, dopo la morte di Stalin, prende il potere Nikita Kruscëv con il quale ha inizio la “destalinizzazione”, sia all’interno dell’Unione Sovietica sia nei rapporti con l’Occidente.

I NUOVI RAPPORTI TRA USA E URSS

Negli anni Sessanta le due superpotenze si orientano verso una “coesistenza pacifica” con la quale si impegnano a un graduale disarmo.

NUOVI FRONTI DI GUERRA

Molti Tedeschi della Germania comunista fuggono nella Repubblica Federale Tedesca: per bloccarli i Sovietici costruiscono nel 1961 un muro in cemento armato lungo il confine fra Berlino Est e Berlino Ovest. Cuba è governata da Fidel Castro che permette ai Russi di piazzare nell’isola missili nucleari. Scoppia un conflitto anche in Vietnam, diviso in Nord, comunista, e Sud, filoccidentale. La guerra dura fino al 1975, quando il Sud si arrende e il Paese viene unito sotto un regime comunista. In Cambogia si instaura una feroce dittatura.

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Sintesi 3 Parte 4 U2 - La decolonizzazione

La decolonizzazione

IL TRAMONTO DI UN’EPOCA

Dopo la fine della guerra, le colonie dell’Asia e dell’Africa ottengono in pochi decenni l’indipendenza dalle potenze europee (“decolonizzazione”). Gli USA e l’URSS approfittano della debolezza dell’Europa per imporre la loro influenza su ex colonie ricchissime di materie prime indispensabili alle industrie.

L’INDIPENDENZA DELL’INDIA

Nel 1947 l’India ottiene l’indipendenza dalla Gran Bretagna grazie soprattutto all’opera di Gandhi. I contrasti fra Indù e Musulmani danno vita a due Repubbliche: l’Unione Indiana (indù) e il Pakistan (musulmano). Nel 1971 si stacca dal Pakistan il territorio orientale che prenderà il nome di Bangladesh.

L’INDIPENDENZA DELLE COLONIE AFRICANE

In Algeria il Fronte di Liberazione Nazionale combatte contro la Francia una lunga e dura lotta per l’indipendenza, che sarà concessa nel 1962. L’Angola e il Mozambico ottengono la libertà dal Portogallo nel 1975, il Kenya dall’Inghilterra nel 1963.

L’APARTHEID IN RHODESIA E SUDAFRICA

L’indipendenza dà vita, in Sudafrica e in Rhodesia, a Stati governati dai bianchi, che godono di maggiori diritti rispetto ai nativi. Nel 1991, in Sudafrica, l’apartheid viene abolita. Le prime elezioni aperte a tutti (1994) sono vinte dall’ANC (African National Congress) e Mandela è il nuovo Presidente della Repubblica Sudafricana.

I PROBLEMI DEI NUOVI STATI

Alcuni Paesi lasciano il controllo delle immense ricchezze di materie prime alle grandi compagnie occidentali. Altri Paesi invece nazionalizzano miniere, terre e risorse per controllare direttamente le loro fonti di guadagno. In entrambi i casi si devono alleare o con il Blocco comunista o con il Blocco occidentale. Nel 1955 alcuni Stati, in una Conferenza in Indonesia, cercano una terza via, il non-allineamento (da qui l’appellativo “Terzo Mondo”).

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Sintesi 3 Parte 4 U3 L’Italia della Repubblica

L’Italia della Repubblica

LA NASCITA DELLA REPUBBLICA

Nel 1946 tutti i partiti messi fuori legge dal fascismo si uniscono in un Governo che indice le elezioni: viene chiesto agli Italiani di scegliere una forma istituzionale fra Monarchia e Repubblica. Si vota anche per formare l’Assemblea Costituente, che dovrà preparare la nuova Carta Costituzionale. Per la prima volta in Italia votano le donne. Il 2 giugno 1946 gli Italiani scelgono la Repubblica (il primo presidente, provvisorio, è Enrico De Nicola). Nelle elezioni per la Costituente il Partito che ottiene più voti è la Democrazia Cristiana, seguita dal Partito socialista e dal Partito comunista. Il Governo è presieduto da Alcide De Gasperi. La Costituzione entra in vigore il 1° gennaio 1948: l’Italia è una Repubblica democratica, parlamentare e bicamerale.

IL GOVERNO DI DE GASPERI

Nel 1948 le nuove elezioni sono vinte dalla DC e da un gruppo di partiti (Liberale, Repubblicano e Socialdemocratico) orientati a favore dell’Occidente (Stati Uniti); è sconfitto il Fronte Popolare (comunisti e socialisti), vicino al Blocco sovietico. La formula del Governo è chiamata “centrismo”, perché è fondata su una maggioranza di centro, che si trova politicamente distante sia dagli estremismi di destra sia da quelli di sinistra. L’11 maggio 1948 è presidente della Repubblica Luigi Einaudi. L’adesione dell’Italia al Piano Marshall permette di dare inizio alla ricostruzione economica del Paese. Il Governo adotta importanti provvedimenti economici per aiutarla, che sono però causa di forti tensioni sociali.

IL MIRACOLO ECONOMICO ITALIANO

Alla fine degli anni 50 diventano evidenti i risultati della nuova politica di governo: è il “miracolo economico”. Aumentano i beni di consumo. e lo sviluppo industriale causa il fenomeno dell’esodo dalle campagne verso le città e dal Sud al Nord, soprattutto verso le città del “triangolo industriale”: Torino, Milano e Genova. Si creano forti difficoltà sul piano sociale.

I GOVERNI DI CENTROSINISTRA

Nel 1963 nasce il primo Governo di centrosinistra con Aldo Moro presidente; il progetto politico prevede di avviare riforme per lo sviluppo del Paese e di rendere più equa la distribuzione della ricchezza. Le riforme più importanti sono la nazionalizzazione dell’energia elettrica (nasce l’ENEL) e l’istituzione della scuola media unica obbligatoria.

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